Il Canto del Marinaio è una suite per pianoforte, elettronica ed oggetti che unisce momenti di improvvisazione, paesaggi sonori, elettronica e ricerca timbrica. Prende forma come progetto site-specific e residenziale nel vecchio Cinema Mele (EXCMA) nel paese di Pizzo Calabro, per quella che diventerà una piccola collaborazione a cadenza annuale intitolata Cinema per l’Orecchio.
La composizione si struttura come una trama di frammenti autobiografici, antiche leggende, credenze popolari legate ai naviganti, ambientazioni mare assecondando un flusso emotivo che abbraccia diversi stili e generi; un alternarsi ondivago di field-recording del mar Tirreno, pianoforte suonato e percosso con dita mani e oggetti, elettronica.
Dialogare con l’acustica dello spazio, rendendola parte integrante del suo suono costituisce la magia quasi rituale di questo lavoro, per evocare geografie che seguano i solchi della memoria personale e collettiva.